“- Prestami cinquanta pesos, padrone – chiese allora lei. – E’ una bella somma. Perché la vuoi? – Per un biglietto del treno, un vestito rosso, un paio di scarpe col tacco, una bottiglia di profumo e per farmi la permanente. E’ tutto quello che mi serve per cominciare. Glieli restituirò un giorno, padrone. Con gli interessi. Esteban le diede i cinquanta pesos perché quel giorno aveva venduto cinque vitelli e aveva le tasche piene di banconote, e perché il languore del piacere soddisfatto lo faceva diventare un po’ sentimentale. – L’unica cosa che mi dispiace è che non ti rivedrò, Transito. Mi ero abituato a te. – Si che ci rivedremo, padrone. La vita è lunga e fa molti giri.” I. Allende
Accompagnamento: René Aubry – Steppe II
Mousse di Cioccolato Gianduia, amaretti e nocciole tostate.
- 250 g di cioccolato Gianduia,
- 250 g di panna fresca,
- 1 albume,
- amaretti,
- nocciole tostate.
Fate sciogliere a bagnomaria il vostro cioccolato. Proseguite montando a neve l’albume solitario. Successivamente occupatevi di montare la panna. Inserite adagio, l’albume nella panna. Quando il cioccolato sarà abbastanza tiepido ma non freddo dovrete procedere con molta attenzione. Inserite nel cioccolato la panna, gradualmente, un cucchiaio per volta, ed amalgamate lentamente. I due ingredienti dovranno unirsi senza incontrare resistenza e dovrete essere molto attenti a non smontare la panna. La buona riuscita della mousse è data da un procedimento lento e attento. Per servire utilizzate delle gradevoli e trasparenti coppe da champagne. Non dimenticate di concedere loro un paio d’ore di ristoro in frigo prima di servire. Decorate con nocciole tostate e polverizzate e un piccolo amaretto.